Quando sono nato, Isabel Minhòs Martins e Madalena Matoso


Untitled design

“Quando sono nato, non avevo ancora visto niente. Solo il buio.”

Il nero profondo della prima pagina è la base su cui piano piano si aggiungono colori, suoni, sapori odori. Il nero dell’inizio è la pancia della mamma, e i bimbi rimangono stupiti quando si parla loro di un pezzo della loro stessa vita che non ricordano.

Il rosso di una ciliegia. Il canto delle onde. L’odore del caffellatte. La bellezza di una montagna. Ogni cosa per un bambino appena nato è un universo che si spalanca con immediatezza, forza e bellezza.

Quando sono nato, albo edito da Topipittori, ci fa “ri-intraprendere” il viaggio attraverso tutti i cinque sensi, aperti e pronti nel cogliere il segreto e la profondità di ogni cosa. Ci fa porre l’attenzione e dare spazio alla viva e inesauribile curiosità verso la realtà tutta, un sentimento di stupore per la mutevolezza dei fenomeni naturali e per l’intensità delle relazioni umane: che tenerezza pensare “all’odore della nonna quando mi tiene in braccio”.

Un libro che ci invita a cambiare prospettiva, e quanto ne abbiamo bisogno!

Immagini definite e colorate su sfondo nero interrogano e attirano i bambini: quando leggo questo libro insieme ai miei figli riaffiorano i miei ricordi d’infanzia e i bimbi fanno nessi con esperienze della giornata trascorsa o delle giornate passate. Leggendo aggiungiamo a quello del libro un elenco di fatti, eventi, suoni, odori scoperti nella loro “breve e intensa” vita. Niente è più bello del rendersi conto che abbiamo dentro un’attesa già piena di scoperta, già certa di avere ancora da accorgersi, scorgere, stupirsi…

Di che cosa, di chi, e come non si sa, ma che ci sia qualcosa ancora per me da scoprire quello è certo, quello è tutto. Un atteggiamento che vale la pena riconquistare e risperimentare, i bambini sono una risorsa in questo perché, se ci rendiamo disponibili a farlo, ce ne danno occasione.

È un libro che consiglio ad ogni mamma in attesa per immedesimarsi con il proprio figlio che ha appena iniziato la sua vita nel proprio ventre. Lo consiglio a ogni bambino a partire dai due anni (ma ogni bambino e ogni genitore è a sé, quindi si può valutare anche da prima) e soprattutto ai neogenitori per affacciarsi, ogni tanto, sul punto di vistadel proprio bimbo, abbandonando ansie e preoccupazioni a volte poco utili e riconquistando il bello dell’attesa, della scoperta e della curiosità autentica. Molliamo la presa e ricominciamo!

 a cura di Anna, ostetrica, educatrice e mamma di due bambini

Quando sono nato, Isabel Minhòs Martins e Madalena Matosoultima modifica: 2020-10-02T11:57:50+02:00da giuliadibez
Reposta per primo quest’articolo