Chiara Carminati è una poetessa, ha scritto diverse raccolte di poesie per ragazzi e io ne ho letta una: Viaggia verso. Poesie nelle tasche dei jeans.
Il titolo gioca sul duplice significato che la parola verso può assumere (sostantivo o preposizione), e già questo mi piace. Viaggia può essere un imperativo di cui verso è il vocativo: il verso deve viaggiare, deve andare, è invitato ad andare incontro ai lettori. Oppure il tu del lettore è invitato a viaggiare verso qualcosa a cui la poesia può introdurre. Entrambe le cose corrispondono a verità. La poesia viaggia, una volta uscita dalla penna di chi scrive, e incontra chiunque, grandi e piccoli. E noi che leggiamo poesia effettivamente viaggiamo all’interno di un modo diverso di guardare le cose solite.
Questa raccolta si rivolge esplicitamente ai ragazzi, per raccontare loro, con parole semplici e profonde, esperienze della vita quotidiana.
Una delle mie poesie preferite di questa raccolta si intitola Volevo una novità. L’io lirico esprime un sentimento noto a grandi e piccoli, ma molto intenso nell’età della crescita
Quindi consiglio assolutamente la lettura di questa raccolta ai ragazzi (dai 10 anni in su) che vogliono avvicinarsi alla poesia assaporandola a piccoli morsi, come questa raccolta permette di fare; ma la consiglio anche agli adulti, perché i temi che emergono nell’adolescenza, con le sue ferite e le sue domande, ce le portiamo dietro per lungo tempo. E la poesia non pretende di spiegare né di risolvere nulla, ma illumina, sottolinea, descrive, racconta, evoca attraverso le parole quelle parti di noi che altrimenti resterebbero nascoste o confuse.