Jospeh Roth, La leggenda del santo bevitore


WhatsApp Image 2021-01-21 at 11.18.27Joseph Roth è uno scrittore di inizio ‘900 di origine ebraica: nato e vissuto nell’impero austro-ungarico, ha assistito al suo crollo dopo la prima guerra mondiale e all’ascesa di Hitler, dal quale ha subito preso le distanze: i suoi libri erano tra quelli bruciati dal regime nazista. Ha scritto molto, romanzi e racconti, dai primi anni ’20 fino al ’39, quando è morto.

“La leggenda del santo bevitore” – densissimo racconto di 60 pagine – è una delle sue opere pubblicate postume.

Protagonista è Andreas, un senzatetto ubriacone di origine austriaca che vive sotto i ponti della Senna: in questo personaggio c’è molto dell’autore, che ha passato anche lui gli ultimi anni della sua vita a Parigi, ubriacandosi frequentemente.

Il principale effetto dell’alcool è la dimenticanza, dunque Andreas non ricorda il suo cognome né il suo paese di provenienza, né che i suoi documenti sono scaduti ed è quindi stato espulso dalla Francia. Tutti questi ricordi riaffiorano a sprazzi nel corso del racconto, grazie a incontri con vecchie e nuove conoscenze del protagonista.

Il racconto si apre con quello che Andreas definisce un miracolo: un uomo ben vestito gli si fa incontro sotto un ponte della Senna, gli racconta che dopo essersi convertito al cristianesimo ha deciso di vivere tra gli ultimi e lo prega di accettare in dono 200 franchi. Quando Andreas protesta che non potrà restituirglieli, il signore lo rassicura e gli chiede di riportarli, un giorno, come offerta a Santa Teresina di Lisieux, la cui effigie si trova in una chiesa vicina.

Andreas è un personaggio indimenticabile, triste, umano: si abitua ai miracoli che gli accadono uno dopo l’altro nei pochi giorni descritti in questo racconto. Incontra diverse persone che lo distolgono dal proposito di restituire il denaro alla Santa bambina, fino all’incontro finale, sorprendente.

Vi consiglio di leggere questo racconto perché uno di quelli che rimangono a lungo nella memoria, e che vi verrà voglia di rileggere spesso. La scrittura di Roth ha una straordinaria potenza evocativa, tanto che le immagini provocate dalle parole del racconto restano vivide nella mente. Non a caso ci sono due film tratti da quest’opera, di cui ho visto il secondo, bellissimo, di Ermanno Olmi. 

 

Jospeh Roth, La leggenda del santo bevitoreultima modifica: 2021-01-21T12:32:55+01:00da giuliadibez
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