Luis Sepùlveda, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore


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Il 16 aprile 2020 è morto Luis Sepùlveda, vittima della pandemia di Covid-19.

Per me leggere la notizia della sua morte è stato un colpo: lo pensavo immortale, nell’olimpo dei grandi scrittori che mi avevano accompagnato con la loro voce.

Il giorno in cui ho saputo della sua morte ho ripreso in mano dopo tanti anni questo libro, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, che era stato assegnato come lettura alla mia classe negli anni del liceo. Non ricordavo nulla di questo breve e intenso romanzo, tranne la sensazione di bellezza che mi aveva lasciato. L’ho riletto in un pomeriggio, e ho potuto confermare quella sensazione: questo romanzo è davvero un piccolo capolavoro.

Siamo a El Idilio, villaggio al limitare della foresta Amazzonica, dove vive Antonio José Bolivar Proaño, il vecchio del titolo: personaggio affascinante e misterioso, appassionato di romanzi d’amore, che gli vengono procurati con cadenza semestrale dal suo dentista. Quando su una canoa compare il cadavere di un gringo, a Proaño – esperto conoscitore della foresta e dei suoi abitanti, gli Shuar – viene affidato il compito di trovare ed eliminare il feroce animale che ha ucciso l’uomo.

Sepùlveda ci porta in un mondo lontano eppure familiare, che guardiamo con gli occhi stranieri del protagonista, uno straniero che ha imparato ad amare il mondo altro in cui vive: mentre lo seguiamo nella sua ricerca del feroce tigrillo, vivremo un incredibile cambiamento di prospettiva, dove viene rimesso in discussione interamente il rapporto dell’uomo con la realtà che lo circonda.

Assolutamente da leggere!

Luis Sepùlveda, Il vecchio che leggeva romanzi d’amoreultima modifica: 2020-09-17T18:39:25+02:00da giuliadibez
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