Il taccuino del lettore è sempre stato per me uno strumento prezioso: non è detto che sia un vero e proprio quaderno, a volte è il post-it su cui annoto quella frase che non voglio dimenticare, il foglietto volante su cui disegno i tratti del personaggio che ho in testa, o su cui annoto le idee e le storie che mi piacerebbe raccontare.

Nel caos vorticoso della vita – le lezioni da preparare, i figli da accudire, la casa da portare avanti – tante idee si perdono, l’entusiasmo si spegne, il tempo per leggere sembra non esserci più, tantomeno quello per scrivere.

E invece no, non ci sto: come regalo di compleanno l’anno scorso ho chiesto un quadernino, e ho riscoperto il piacere di scrivere, annotare, riflettere su carta i pensieri; mi spinge il desiderio di non perdere le cose belle che sento, che leggo, che vedo. Allora un giorno un’amica butta lì l’idea: perchè non apri un blog?

Io un blog? Non sono capace, non so come si fa…è vero: imparerò. Le istruzioni sono semplici: annotare il bello che vedo, che leggo, che sento. E pensando ai miei alunni, i miei ragazzi, e ai miei amici, indicare loro quella bellezza.

Cominciamo?